In merito alla preparazione dei supporti
La scrupolosa preparazione dei supporti costituisce il presupposto imprescindibile per la corretta realizzazione dei rivestimenti cementizi in genere e di quelli osmotici in particolare. È pertanto indispensabile predisporre un piano accurato di valutazione e preparazione. Le verifiche essenziali possono essere così schematizzate:
- Controlli inerenti i fattori di resistenza e compatibilità del supporto e delle malte di applicazione
- Controlli attinenti la rugosità del supporto
- Verifica della capacità di assorbimento del supporto
- Accertamento delle condizioni di planarità del supporto con le relative implicazioni dimensionali attinenti il rivestimento
Fra le condizioni essenziali che debbono sussistere all’atto della messa in opera, è assolutamente necessario considerare la condizione “satura a superficie asciutta”, definibile come la “condizione” di un supporto che, bagnato qualche ora prima, ha assorbito completamente l’acqua che vi è stata applicata, sino ad asciugarsi in superficie. In questo modo il supporto non sottrae acqua al materiale applicato e la superficie non presenta veli d’acqua che possono interporsi fra i due materiali, pregiudicando l’adesione.
Dai supporti cosa è indispensabile eliminare:
Imbrattamenti | Pitture preesistenti | Pellicole calcaree | Efflorescenze di calce |
Manifestazioni saline | Rilevanze ossidative | Disomogeneità di spessore | Alghe, muffe, licheni |
Residui di stagionanti | Lattime di cemento, calce ecc. | Parti incoerenti e/o degradate | Disomogeneità di assorbimento |
Fessure e microfessure | Polvere | Residui di olio disarmante | Vegetazione |
Dei supporti cos’è importante controllare:
Continuità planare superficiale | Presenza di microporosità | Eventuali disomogeneità di spessore | Stato fessurativo |
Coesione e compattezza | Grado di pulizia | Assenza di polvere | Bagnabilità (umettabilità) |
Omogeneità di assorbimento | Temperatura superficiale | Condizione satura a superficie asciutta | Idrorepellenza |
Azioni correttive:
Lavare, asportare, colmare, eliminare, compensare, sigillare, stuccare, iniettare, verificare, controllare, accertarsi, che i supporti siano perfettamente pronti per ricevere i rivestimenti osmotici. Pena l’annullamento delle caratteristiche promesse e il distacco precoce.
Avvertenze prima e dopo l’applicazione:
– Intervallo termico di applicazione (verificare la temperatura esterna o interna per l’applicazione, tra i 5 e i 30° C).
– Eventi che possono pregiudicare il risultato (accertarsi del rischio di eventi atmosferici che possono compromettere sia la posa: sole battente, pioggia, vento, freddo).
– Importanza della protezione e della stagionatura umida delle superfici esposte (Curing).
In merito agli aggressivi chimici
Gli impermeabilizzanti cementizi osmotici in genere, ivi compresi i prodotti della Linea OSMOCEM, così come recita la definizione, sono sistemi cementizi caratterizzati da elevati valori dell’impermeabilità intrinseca e della capacità ermetizzante. Come tali, sono in grado di fornire migliorate prestazioni anche in termini di protezione dagli agenti chimici. Nei confronti degli aggressivi chimici industriali la superiore impermeabilità intrinseca degli impermeabilizzanti cementizi osmotici non è però da considerarsi sufficiente a garantire resistenze chimiche adeguate alle diverse situazioni di esercizio che possono, di volta in volta, presentarsi e può quindi risultare necessaria l’adozione di provvedimenti di protezione specifica (rivestimenti resinosi, ecc.).
Grado di aggressività di alcune sostanze più frequentemente riscontrate:
AGENTE AGGRESSIVO | EFFETTI SUL CALCESTRUZZO |
---|---|
BASI DEBOLI | Nessun degrado |
BASI FORTI | Nessun degrado |
ACIDI DEBOLI | Dilavamento ed asportazione della pasta di cemento |
ACIDI FORTI | Forte dilavamento e disgregazione della matrice legante |
ACQUE DOLCI | Dilavamento, asportazione superficiale della pasta di cemento |
OLI E GRASSI | Disgregazione della matrice cementizia |
SOLFATI | Espansione, fessurazioni, disallineamenti, disgregazione |
In merito ai sistemi di miscelazione
La carriola non può essere in alcun modo utilizzata per “impastare” i composti cementizi ed i prodotti osmotici in particolare. La corretta miscelazione deve infatti avvenire in apposite “maltiere” o con trapani a basso numero di giri e deve essere protratta sino al conseguimento di un impasto privo di grumi, della consistenza desiderata.
In merito all’armatura dello spessore di rivestimento osmotico
Per migliorare le prestazioni dei rivestimenti cementizi, anche nel caso di sistemi osmotici, è consigliabile sempre inserire una rete di rinforzo in fibra di vetro tipo ARMAGLASS 160 (160 gr/m² di peso con maglia 4 x 4 mm) fra uno strato di composto osmotico ed il successivo. Il provvedimento accennato, in presenza di rivestimenti a spessore (>mm 6), di strutture prevedibilmente soggette a movimenti, è da considerarsi indispensabile. In caso di rischio prevedibile di forte contro-spinta, utilizzare una rete di acciaio zincato da 2 mm e maglia 5 x 5 cm fissata adeguatamente al supporto.
In merito alla corretta distribuzione delle sollecitazioni
Al fine di ottenere una corretta distribuzione delle sollecitazioni, in corrispondenza delle connessioni fra strutture orizzontali e verticali, è indispensabile provvedere alla costruzione preliminare di sgusci di raccordo adeguati per forma e dimensioni alla geometria delle strutture.